Giovanna Ragionieri

Pillole di Doccia: un viaggio con una meta al mese, per conoscere meglio la storia della nostra bellissima biblioteca.

Il nono appuntamento lo abbiamo dedicato al Fondo Pinocchio e alla Fata Turchina

La Fatina di Pinocchio è esistita davvero? Certo che si!

Collodi per scrivere la sua famosa favola non si è ispirato solo ai territori di Sesto Fiorentino e Castello, ma anche alle persone reali che incontrava. Giovanna Ragionieri, la Fata Turchina, era una bambini dai capelli biondi che abitava a Castello vicino a Villa il Bel Riposo dove il padre faceva il giardiniere e dove soggiornava Collodi ed il fratello Paolo (Direttore della Manifattura Ginori dal 1854 al 1891).

Chissà se quella bambina ha mai chiesto a Collodi di visitare la famosa sede della Manifattura che dava lavoro a gran parte dei sestesi, chissà se la Fatina si sarebbe immaginata di diventare così importante per molti dei bambini che hanno letto, e che leggeranno, “Le avventure di Pinocchio”, o se solo si potesse immaginare che a 132 anni dalla sua nascita sarebbe stata intitolata la Biblioteca Pubblica (ospitata oggi dalla Villa che ai tempi di Collodi accoglieva la Manifattura Ginori) a un suo lontano parente, Ernesto Ragionieri.

Da una ricostruzione fatta dalla famiglia, la Fata Turchina, dovrebbe essere la cugina del nonno di Ernesto.

Un intreccio favoloso fra i fratelli Lorenzini, la famiglia Ragionieri e la Villa che ha ospitato prima la Manifattura Ginori e poi la Biblioteca Comunale e che ha segnato in modo indelebile la storia di Sesto Fiorentino e non solo. Ultimamente alla Fata Turchina è stato dedicato un libro edito nel 2020 da Florence Art e scritto da Anna Soldani e un fumetto di Elena Triolo, anch’essa parente della Fatina, ed edito da Bao Publishing nel 2023.

1. La copertina del libro edito da FlorenceArt.

2. Una delle lettere ricevute da Giovanna Ragionieri inserite nel libro edito da FlorenceArt.

3. Alcune illustrazioni che ritraggono la Fata Turchina, appese nel corridoio della Biblioteca.